Le 5 lezioni di marketing che puoi imparare dai Måneskin

Sono abbastanza sicuro che la tua bacheca di Facebook in queste ultime settimane sia stata invasa da notizie riguardanti una giovane rock band italiana chiamata Måneskin. 

Non è così, caro Imprenditore? 

Probabilmente sì, ma non voglio di certo parlarti di musica (anche perché ho gusti musicali  molto particolari e le mie considerazioni sulla musica di oggi potrebbero offendere qualcuno di voi); piuttosto, vorrei svelarti quali insegnamenti di marketing puoi  “prendere in prestito” da tutto questo trambusto mediatico, che nelle ultime settimane non ha fatto altro che tenere accesi i riflettori sulla giovane band romana, e sfruttarli per il tuo business. 

Premessa. So benissimo a cosa stai pensando: “Che se ne parli bene o male, l’importante  è che se ne parli!”

Non è proprio così. Probabilmente non lo sai, ma questa non si è mai dimostrata una strategia vincente. 

Ciò che ha successo nel breve termine non lo ha nel lungo termine. 

Questo è quello che insegna Al Ries, il padre del Brand Positioning altrimenti conosciuto come Posizionamento di marca. 

Quelle che sto per spiegarti sono le 5 lezioni di marketing che devi assolutamente apprendere dalla storia di questa giovanissima band romana. 

Prima però, ecco una breve disamina dei fatti: 

Primo dettaglio: fino a 5 anni fa i Måneskin non esistevano. 

In questo brevissimo frangente di tempo, i quattro ragazzi sono passati dal suonare sui marciapiedi di Roma alla finale di X Factor 2017, arrivando poi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo e vincendo l’edizione 2021 che gli ha permesso di partecipare – e di  conseguenza vincere – anche l’Eurovision Song Contest 2021, nonché il secondo evento televisivo più seguito dopo il Super Bowl. 

4,5 milioni di spettatori, non proprio caramelle!

Tra tutti i 41 paesi partecipanti, questa giovane band sconosciuta fino a pochi anni fa, ha  riportato la vittoria in Italia dopo 31 anni di sconfitte ed è stata battezzata dai media d’oltreoceano come la capostipite del nuovo rock italiano.  

Tutto questo è stato possibile grazie ad un fattore che trascende il loro talento in qualità di  musicisti. Il segreto del loro successo è dovuto al fatto di aver seguito alla perfezione un  piano strategico studiato per mesi (o forse anni), calcolato nei minimi dettagli. E questo è esattamente ciò che dovresti iniziare a fare IMMEDIATAMENTE anche tu per il tuo  business. 

NIENTE VA MAI LASCIATO AL CASO. 

Caro imprenditore non dimenticare questo fondamentale: il mercato è pieno di insidie. E il marketing è una materia complessa, spesso ostica ed in continua evoluzione, perché la società cambia rapidamente ed in modo imprevedibile. 

I comportamenti dei consumatori non sono più uniformi.

I cicli economici sono instabili.

I budget sempre più risicati.

Ormai le aziende – dalle multinazionali alle piccole imprese, fino alle band musicali – non possono più permettersi di sbagliare. 

Men che meno tu, in quanto proprietario di una PMI. 

Ed è proprio questo il motivo per il quale devi continuare a leggere questo articolo se non vuoi continuare a bruciare soldi pensando di poter copiare ciò che fanno le multinazionali. 

Ma è possibile evitare o (almeno) ridurre al minimo gli errori in un ambiente in continuo mutamento? Decisamente si. 

Ed a mostrartelo non è nessuno pseudo-guru del marketing che cerca di vendere i propri info-prodotti da quattro soldi, ma una band formata da quattro ventenni romani che hanno seguito poche semplici, ma infallibili, regole. 

AVVERTENZA PER IL LETTORE: 

IL CASO DI STUDIO PRESO IN ANALISI RIGUARDA UN BIG BRAND E NON UNA PMI ITALIANA CON BUDGET LIMITATO COME LO E’ LA TUA. SE SEI UN CORAGGIOSO IMPRENDITORE CHE VUOLE CAMBIARE PER SEMPRE  LE SORTI DELLA PROPRIA AZIENDA, CONTINUA A LEGGERE QUESTO ARTICOLO. ALTRIMENTI FERMATI ADESSO

Bene. Si inizia. 

Lezione numero #1: Hanno individuato un Posizionamento! 

Come spiegano Al Ries e Jack Trout nel loro celebre libro “Le 22 Immutabili Leggi del  Marketing”, la “legge della focalizzazione” suggerisce di possedere una parola nella  mente dei potenziali clienti. 

“Il concetto più potente del marketing è possedere una parola nella mente del cliente potenziale”. 

I Måneskin hanno colmato un vuoto nel mercato, focalizzandosi. 

La categoria “Rock italiano” è oggi ormai satura a causa di tutte quelle band che nel corso  dei decenni precedenti l’hanno occupata di volta in volta fino a saturarla completamente.  

Quello che invece hanno fatto questi quattro ragazzi è stato creare una nuova categoria di riferimento nel panorama musicale italiano posizionandosi nella mente dei loro fan come la Band Alternative Rock Italiana del nuovo millennio.

Quali altre band italiane del nuovo millennio ti vengono in mente oltre ai Måneskin? 

Immagino nessuna. 

La legge della focalizzazione apre un varco nella mente restringendo la focalizzazione su una singola parola o concetto. 

Nel marketing è il massimo sacrificio. 

In un contesto musicale dominato da musica Trap, Rap e chi più ne ha più ne metta, la band romana ha scelto di posizionarsi all’opposto, conquistando la parola “Rock band di  nuova generazione” nelle menti dei giovani. 

Ogni anno in Italia centinaia e centinaia di gruppi musicali vengono messi sotto contratto da diverse etichette discografiche. Ragion per cui mi viene da pensare che con un certa probabilità ci saranno state prima di loro altre band che hanno tentato il successo negli  ultimi anni. Perché quindi, nessuno prima di loro è riuscito ad ottenere la stessa fama che hanno ottenuto oggi i Måneskin? 

Per la loro ottima musica? 

Non credo affatto. 

C’è palesemente dell’altra ottima musica in circolazione. 

Semplicemente per la cosiddetta “legge della mente” secondo cui è meglio essere i primi nella mente che i primi sul mercato. 

Essere i primi nella mente è tutto nel marketing. 

Essere i primi sul mercato conta invece solo nella misura in cui vi consente di arrivare per primi nella mente. 

Du Mont ha inventato il primo televisore commerciale. 

Duryea ha introdotto la prima automobile. 

Hurley ha diffuso la prima lavatrice. 

Ne hai mai sentito parlare? 

Tutti spariti. 

Primi nella mente. Non dimenticarlo mai. 

Cosa c’è di più Rock dei pantaloni in pelle nera, dei capelli lunghi, del trucco sbavato e dei tatuaggi sul petto? Degli elementi costantemente presenti in tutti e quattro i membri della  celebre band romana. 

Probabilmente, anche loro, spenti i riflettori e tornati a casa dal tour, apriranno il frigorifero e riempiranno una bella tazza di latte da bere fumante sul loro divano assieme a degli  squisiti cereali al miele mentre indossano un comodissimo pigiama in pile, ma.. chi può  saperlo? 

Il marketing non è una battaglia di prodotti, ma una battaglia di percezioni

Molti pensano che il prodotto migliore vinca nel lungo periodo. 

E’ un’illusione. 

La percezione è realtà. Tutto il resto è un’illusione. 

E’ la “legge della percezione”. 

Seguimi: le macchine d’importazione giapponese più vendute in America sono tre: Honda, Toyota e Nissan. 

Quasi tutti gli esperti di marketing ritengono che la battaglia tra queste marche si basi sulla qualità, lo stile ed il prezzo.  

Falso. 

A decidere il vincitore è ciò che la gente pensa di un’autovettura. 

Il marketing è una battaglia di percezioni. 

I costruttori giapponesi vendono le stesse auto negli Stati Uniti e in Giappone. Se nel marketing a vincere fosse il prodotto, le vendite dovrebbero essere le stesse in entrambi i paesi dal momento che qualità, stile e prezzo sono identici. 

Tuttavia, in Giappone Honda è molto lontana dalla leadership, dato che si trova al terzo posto, dietro Toyota e Nissan. 

Qual è la differenza tra Giappone e Stati Uniti allora? I prodotti Honda sono identici, ma il modo in cui vengono percepiti nella testa dei clienti è diverso. 

Ripeti con me, caro Imprenditore: la percezione che i tuoi clienti hanno del tuo prodotto è la realtà, nel marketing

L’importante è essere disposti a mettere in conto un eventuale fallimento e ad accettarlo.  

La carriera dei Måneskin non è iniziata con il migliore degli auspici: nel 2017, in quella che fu la finale di X Factor più vista di sempre fino ad oggi, la band venne eliminata in favore  del vincitore di quell’edizione, un certo Lorenzo Licitra (una curiosità… avete mai sentito  nominare questo artista dato che ha vinto il programma musicale più seguito del paese?  No? Ovviamente.. ma andiamo avanti). Tuttavia, la band non si arrese, ma andò avanti,  inseguendo il proprio sogno. 

Troppe aziende cercano, invano, di sistemare le cose invece di lasciarle perdere.  Ammettere un errore ma non fare nulla in proposito è negativo per il futuro del TUO business. 

Una strategia migliore è invece quella di riconoscere tempestivamente il fallimento e limitare le perdite. 

Se i Måneskin avessero mollato dopo la partecipazione ad X Factor, o avessero considerato il secondo posto come il Non plus ultra della loro carriera, non sarebbero  arrivati dove sono oggi. 

Riconosci il fallimento. Elimina cosa non va nel processo. Poi persegui il successo. 

Come continua a spiegare Al Ries da oltre 28 anni… “Bisogna rinunciare a qualcosa per  ottenere qualcosa”. E’ la “legge del sacrificio”. 

Le aziende di maggior successo hanno capito immediatamente di dover rinunciare a qualcosa. 

E le cose da sacrificare sono tre: 

  • la linea di prodotti: si sono concentrate su un unico servizio o prodotto come ha fatto FeedEx con le consegne entro il giorno successivo. 
  • il target di riferimento: si sono focalizzate su uno specifico target come ha fatto Philip Morris con Marlboro, riferendosi esclusivamente al “maschio per eccellenza”, utilizzando  la figura del celebre cowboy. 
  • il cambiamento costante: dove sta scritto che bisogna cambiare strategia ogni anno? Il modo migliore per mantenere una posizione costante è, innanzitutto, non cambiarla. 

I Måneskin sono una rock band italiana di nuova generazione con uno specifico pubblico di nicchia. 

Cambiare il proprio stile nei prossimi anni significherebbe parlare ad un target diverso. 

E’ ancora presto per dirlo, ma guardando ad oggi, riferirsi ad uno specifico target piuttosto che a chiunque altro, li ha portati sui palchi più importanti d’Europa in meno di  cinque anni. 

Hanno dovuto rinunciare ad una grande fetta del mercato musicale, che è la scena Pop, Rap, Trap, ecc. per focalizzarsi e distinguersi dal resto. 

Ma direi che ha  funzionato, no? 

Lezione numero #2: Hanno individuato il loro Target di riferimento! 

Come immagino saprai, non esiste business senza clienti. 

Ma non tutti possono essere tuoi clienti, soprattutto perché… non tutti DEVONO essere tuoi clienti. 

Se fosse così avresti un grosso problema di defocalizzazione, qualunque cliente andrebbe bene per te. E di conseguenza, saresti per loro uno tra i tanti polli da spennare con  richieste di folli preventivi, sconti e quant’altro. 

Trova il tuo target di riferimento al più presto.

Nel suo “Tested Advertising Methods”, John Caples elenca i 7 punti da tenere  assolutamente in considerazione per una pubblicità di successo, una teorizzazione dei  principi assoluti dell’advertising. 

Ma cosa c’entra John Caples con te, la tua azienda e con i Måneskin? 

In quell’importantissimo libro, Caples ha elencato alcune domande che devi porti personalmente prima di comunicare OGNI tuo materiale di marketing ad uno  specifico pubblico di riferimento. 

L’equazione è molto semplice: se non conosci il tuo target non riuscirai MAI e dico MAI a vendere il tuo prodotto/servizio ai tuoi clienti. 

I Måneskin riempiono le arene e vendono milioni di dischi e di biglietti soltanto ad un determinato target di riferimento. 

  1. Si sono focalizzati su un determinato stile musicale.
  2. Hanno scelto ed attirato uno specifico target di utenti 
  3. Hanno creato PR (adesso ci arriviamo) con le loro multiple vittorie
  4. Riempiono gli stadi

Fatti amico John Caples e poniti queste IMPRESCINDIBILI domande per comunicare i tuoi materiali di marketing al tuo target: 

  • Il tuo annuncio attira il pubblico giusto? 
  • Il tuo annuncio blocca l’attenzione del pubblico? 
  • Il tuo annuncio suscita desiderio? 
  • Riesci a motivare i potenziali clienti ad agire subito? 

Regola numero #3: Ribadiscono continuamente il  loro posizionamento! 

Indovina indovinello… cosa deve fare una GRANDE AZIENDA per mantenere e tenersi strette le proprie quote di mercato? 

Te lo dico una volta per tutte: ribadire in maniera quasi ossessiva il proprio BRAND POSITIONING

Un unico canone da tenere presente. 

Ripetere fino alla nausea il proprio claim. 

Non è che ogni volta che viene cambiato il Direttore Marketing, questo per far vedere che fa qualcosa deve stravolgere tutto. 

Il bravo marketer che conosce gli stilemi del Brand Positioning e che va a lavorare per un brand che li usa correttamente, ha un solo profondo dovere: NON TOCCARE NULLA.

Non deve far nulla perché non può che peggiorare. Chiusa la questione. 

La finta sregolatezza della band romana, il loro costante atteggiarsi da “bad boy”, le loro iconiche pose fotografiche spinte, i ricorsivi riferimenti alla sessualità, alla sostanza dell’essere libero e la loro frequente nudità ha un solo ed UNICO scopo: ribadire il loro  posizionamento di rock band italiana del nuovo millennio. Punto.

Immagino che a nessuno di loro piaccia sfilare sulle passerelle di mezza Europa semi vestiti, a volte sui tacchi (si, è una tortura alla quale il cantante ha deciso di sottostare), indossando scomode calze a rete o pantaloni in pelle e con chili e chili di trucco spalmato sul viso. 

Ma ai loro fan piace proprio questo: la possibilità di potersi rivedere in loro, nella loro sfacciataggine, facendosi beffe del tipico pubblico conservatore italiano legato a figure musicali eleganti e non trasgressive. 

Non è un caso se il palco di Sanremo da due anni a  questa parte è costantemente frequentato da Achille Lauro, cantante della scena Hip-hop/ Rap italiana famoso per le sue apparizioni in eccessivi abiti di scena che hanno scandalizzato il pubblico conservatore e tradizionalista del Teatro Ariston. 

Eppure le  ultime due edizioni (l’ultima vinta – guarda caso – proprio dai Måneskin) sono state quelle  più seguite negli ultimi decenni. 

In un’unica parola: Positioning.

Regola numero #4: Scatenano PR in  continuazione! 

I Big Brand si costruiscono con le PR e si difendono con la pubblicità. 

Cosa ha permesso a questa giovane band di arrivare così in alto in così poco tempo? Tante. Molte. Eccessive PR. 

Oggi, se sei un big brand con un budget ENORME, il modo più veloce per lanciare un  nuovo marchio è tramite le PR. 

Tieni a mente: gli imprenditori dovrebbero essere pronti a investire una notevole quantità di tempo a fare PR.

Impiegare una società di PR è un’opzione solo per le aziende che hanno già costruito un business sostanziale, altrimenti è uno spreco di tempo e denaro. 

Solo una volta costruito il brand bisognerebbe procedere a difendere quest’ultimo con la pubblicità. 

Gli scandali sulle continue accuse di plagio da parte di artisti internazionali, le recenti  accuse a carico del cantante della band, Damiano, secondo cui sarebbe stato visto  sniffare cocaina in diretta, durante la premiazione agli Eurovision (voci smentite pochi  giorni dopo per via di un test anti-droga) non hanno fatto altro che puntare i riflettori della stampa MONDIALE sulla band romana, generando un carico di PR automatico che ha reso la band celebre in poche settimane, arrivando anche a star mondiali che ne hanno apprezzato lo stile, la musica ed il talento artistico. 

La tua PICCOLA azienda di famiglia ha un sistema che permette di generare PR? 

Regola numero #5: Hanno infranto le regole! 

In realtà questa non è una vera e propria regola, ma dovrebbe essere l’attitudine di ogni PMI che vuole emergere in un mercato sempre più iper-saturo e competitivo come quello attuale. 

Come spiega Clayton Makepeace ne “Le 21 regole di Clayton  Makepeace” (che ho tradotto personalmente e REGALATO esclusivamente ad una  ristretta cerchia di fortunati lettori), non lasciare mai che ti venga impedito di usare una  tecnica generalmente malvista. 

Esplora tutte le strade che ti si aprono davanti prima di cominciare a scrivere. Guarda in ogni direzione. 

Non lasciare che quella guastafeste della razionalità sopprima quella che potrebbe essere un’idea fantastica ancora prima che tu abbia il tempo di darle forma. 

E se più tardi scoprirai che non avrebbe funzionato per davvero, ti è stato di lezione.  Mentre se funziona avrai svoltato. 

Citando proprio il brano che ha reso gloria ai Måneskin è il caso di dire… “Siate fuori di  testa…ma diversi da loro!”. 

Quella che hai appena letto è la storia di un gruppo di ventenni che nel giro di cinque anni sono riusciti ad arrivare a vette altissime seguendo un semplice piano strategico. 

Ti ho raccontato la loro bellissima e audace storia perché voglio rivelarti una cosa che  probabilmente ignori per paura: ANCHE TU puoi raggiungere il successo, se sai come fare

Il problema è che… NON devi fare quello che hanno fatto loro. 

Perché? Semplicemente perché NON PUOI fare quello che hanno fatto loro. 

Non disperare, caro Imprenditore. 

Io ti vedo, sai? 

Leggo quella speranzosa ed incredula espressione nei tuoi occhi. 

Ma è tutto vero. 

Anche la tua azienda può raggiungere il successo. 

Hai mille idee per la testa, alcune addirittura strabilianti, ma tutte confuse. 

Credi di sapere quali strategie voler attuare, ma non sai come METTERLE IN PRATICA. 

E se ti dicessi che per te, coraggioso patron di una modesta PMI italiana, esiste una soluzione strutturata proprio su misura per il tuo business, cosa mi diresti? 

Tra pochi istanti avrai la grande opportunità di ricevere l’unica SOLUZIONE che ti  permetterà di raggiungere le alte vette dell’imprenditoria italiana anche se non sei un big brand con budget illimitati. Ma prima, lascia che ti dica schiettamente come stanno le cose… 

Vorrei poterti dire che seguire le stesse regole che hanno portato i Måneskin al successo ti permetterà di raggiungere gli stessi risultati per la tua azienda, davvero… 

Ma, ripeto, non è così… 

Ma come, Cosimo? Mi hai illuso fino ad ora?” 

Assolutamente no. 

Ti ho mostrato realisticamente in che modo agiscono i BIG BRAND sul mercato,  utilizzando la loro potenza di fuoco pressoché illimitata. 

Te lo spiego in un altro modo: 

i Måneskinn hanno un contratto discografico con Sony Music Entertainment. SONY MUSIC. Entiendes? 

Tu NON hai budget milionari. 

NON puoi permetterti di seguire un piano simile. 

Hai una famiglia, probabilmente un mutuo e dei collaboratori da pagare OGNI mese. 

NON devi bruciare il tuo budget in questo modo. 

NON è la strada giusta per le piccole e medie imprese italiane, come la tua.

Da questo momento in poi non farò più alcun riferimento ai Måneskinn. Qui non c’è spazio per i big brand milionari. 

Ma mi riferirò a te, caro Signor Imprenditore.  

Si, proprio a te che sei la spina dorsale dell’Italia, e ora ti spiegherò anche i motivi. 

Non è il momento di emozionarsi, o perlomeno non ancora (ti avviserò io quando sarà il  momento di gioire per i risultati ottenuti dalla tua azienda). 

Come può esserti utile conoscere la storia di una giovane e celebre band, per la tua  piccola/media impresa? 

Differenziarsi e creare una nuova categoria come hanno fatto loro. 

Come detto prima, non ti chiedo di lasciarti ingenuamente trasportare dalla storia del loro successo e prendere il loro esempio. 

Questo semplicemente perché NON sei un Big Brand (non è un’offesa ma un dato di  fatto). 

Sei una MICRO – PICCOLA – MEDIA IMPRESA il cui unico obiettivo è quello di vendere  più prodotti a fine mese, generare cash-flow sempre maggiore ed avere saldo attivo. 

CORRETTO? 

Caro imprenditore, tu rientri in una categoria esclusiva (dedicata a pochi eletti, dotati di  cervello pensante).

Stiamo parlando di Advertising Diretto. 

Quel tipo di pubblicità che io ho riportato in Italia qualche tempo fa e con la quale ho fondato la prima agenzia in tutta Europa.  

Questo approccio si basa su 4 elementi fondamentali. 

E’ quella che ho chiamato la “Regola Errede”

Il dispositivo unico che ho creato ed in cui ho riassunto le 4 caratteristiche fondamentali  per il tuo successo: la regola non si basa sulla creatività e sull’emozione bensì su canoni che permettono alla pubblicità di assicurare la vendita di beni, servizi o idee. 

Analizziamoli sinteticamente: 

1) La Misurabilità ti dà la possibilità di rispondere alle seguenti domande: 

  • Come faccio a sapere quanti clienti derivano dalla mia campagna pubblicitaria? 
  • Qual è la percentuale di ritorno sull’investimento? 

2) La USP (“Unique Selling Proposition”) è la tua unica proposta di vendita.  

Tutto quello che ti distingue da tutti gli altri competitor è racchiuso qui: la promessa unica  che rende unico il tuo prodotto/servizio sul mercato.  

3) Vuoi rendere credibile la tua vendita? 

Non puoi fare a meno di inserire nella tua  campagna delle valide Credenziali. 

Solo in questo modo potrai farti conoscere sul  mercato e potrai convincere un potenziale cliente ad acquistare il tuo prodotto. 

4) La Reason Why è il motivo per il quale un cliente dovrebbe rivolgersi a te per  soddisfare un bisogno e non ad un tuo competitor o addirittura non comprare nulla. È  sinteticamente chiamata la “ragione d’acquisto”. 

Adesso ti starai chiedendo come poter applicare questi canoni alla tua pubblicità. 

Ti potrei proporre di comprare il libro “La Grande Truffa della Pubblicità” che ho scritto per  “salvare” dall’agonia gli imprenditori distrutti dall’insoddisfazione economica, ma poi  potrebbe sembrare che questo post serva a vendere quelle preziosissime pagine (non è  così, ma se vuoi puoi prenderlo qui: www.lagrandetruffa.com, non sarò certo io ad impedirti di farlo). 

Tornando a noi, questo non è un post per vendere nulla ma per farti “aprire gli occhi” e per darti degli spunti utili per realizzare al meglio la tua prossima campagna. 

In relazione al fine ultimo che ti poni, le caratteristiche che ti ho elencato prima  acquisiscono più o meno rilevanza. 

Voglio fare un piccolo inciso: spesso, quando mi confronto con i miei clienti mi capita di  “sentire la mia voce”.

Che cosa significa? 

Significa che parlo, parlo, parlo, e alcune volte mi sento un professorino in cerca di approvazione. 

Questa cosa mi infastidisce un po’, non te lo nego. 

Mettermi in cattedra non è la mia  massima aspirazione. 

Per questo ho elaborato una semplice strategia. 

Dico sempre ai miei interlocutori, appena ci sediamo, “ragazzi, scusatemi se posso sembrare saccente, non è questo il mio scopo. Ma mi rendo conto che le mie tesi sono effettivamente abbastanza controintuitive, e per questo c’è bisogno di qualche approfondimento in merito.  Ma non prendetelo come un mio volermi erigere a fare il saputello. Vuole essere,  credetemi, semplicemente un invito a considerare un punto di vista differente dagli standard. Un punto di vista differente dagli usi comuni della pubblicità”. 

Ecco, l’ho detto. E volevo sottolineare questo anche a te. Ok, ora andiamo pure avanti.

Imprenditore qual è il tuo obiettivo? 

1) Se quando ti svegli la mattina, il tuo primo pensiero è dedicato al come fare per  acquisire nuovi clienti, sei nel post(o) giusto. 

In questo caso devi puntare tutto sulla Reason Why. 

Il tuo target si deve convincere che il prodotto o servizio che vendi può soddisfare il suo bisogno meglio del prodotto o del servizio del tuo competitor.  

Devi convincerlo che tutto quello che affermi è vero, che sei quello giusto al momento giusto, che sei quello che aspettavano da una vita. 

Tutto questo è possibile solo dimostrando di avere delle forti credenziali.

2) Sogni di riattivare clienti inattivi, lasciati marcire nel dimenticatoio per una tua pigrizia che ti fa rimandare a domani quello che potevi fare oggi? 

In questo periodo ti sei accorto che alcuni dei tuoi clienti hanno acquistato il tuo prodotto o servizio in passato ma che non sono ritornati mai più, a comprare da te? 

Se la risposta che immagino è “SI, Cosimo…purtroppo è così”, non disperare! Il tuo cliente si è sentito trascurato ed ha trovato una soluzione alternativa. Non temere però.  

Ti propongo io una soluzione. 

La tua comunicazione dovrà basarsi completamente sulla USP e cioè sulla “promessa unica di mercato”. 

La parola d’ordine è differenziarsi. 

Devi ritornare nella mente del tuo consumatore e ricordagli che esisti, in cosa ti differenzi e perché tutto quello che affermi è vero. 

La Reason Why e la USP sono i primi canoni che dovrai tenere in considerazione per il decollo del tuo business.  

3) Se hai la necessità di monetizzare i clienti già esistenti il primo passo da fare è la conversione. 

Il tuo target di riferimento ti conosce, è informato ed è pronto ad acquistare. 

Conoscono anche qual è la tua promessa e le tue credenziali. 

Non ti resta che misurare le vendite e focalizzarti sulla Reason Why. 

Ribadire il perché il consumatore deve comprare ORA da te e non da altri.  

4) Se vuoi far conoscere il tuo brand, il tuo unico obiettivo dev’essere quello di portare il tuo nome nella mente delle persone. 

La tua arma principale sono le credenziali se vuoi configurarti come l’unica soluzione  possibile al problema del tuo prospect.  

I consumatori non sanno chi sei e per questo motivo ascoltano cosa dicono gli altri di te, si fidano del “passaparola”. 

Per questo tipo di campagne, le credenziali e una forte USP sono fondamentali. 

Solo dopo aver raggiunto le dimensioni di un BIG BRAND, forse, potrai dedicarti al Brand Positioning. Ma prima, come vedi, c’è ben altro da fare. 

Come ultima cosa, ti consiglio semplicemente rileggere queste regole più e più volte, prendere spunto dalle mie parole e dal successo della giovane band romana, ed applicarle e modellarle AL PIU’ PRESTO al tuo business. 

Trai le tue conclusioni solo ed esclusivamente dopo aver approfondito ogni singolo aspetto  della tua strategia. 

Così facendo potrai essere tu stesso la scialuppa di salvataggio della  tua attività. 

Ed il nuovo motore fiammante del tuo fuoribordo.

In questo periodo disastroso dovuto alla Pandemia globale, durante il quale tantissime attività hanno dovuto chiudere i  battenti per sempre, spero che ciò che hai letto possa essere per te una piccola luce in fondo al tunnel.

Che la mia voce ti giunga come uno sprone per continuare a crederci, per provare ancora a metterci l’anima come hai sempre fatto per la tua impresa. Che ti sia di sostegno, perchè non saranno certamente i fantomatici RISTORI a salvare le aziende. 

Saranno gli stessi imprenditori con la proverbiale forza di alzare sempre l’asticella che li contraddistingue. 

Sarai TU! Che ora hai qualche strumento in più per continuare a tracciare la tua strada verso il successo. 

Questo modo di fare impresa l’ho imparato dai Grandi Imprenditori Coraggiosi Italiani sui quali ho scritto un intero libro in uscita a maggio. Sta per essere stampato il libro che servirà da “manuale d’istruzione” per le aziende che vogliono raggiungere la vetta del successo. 

Un libro “vero” dal quale prendere spunto, ispirarsi. 

Un libro che sprigionerà l’entusiasmo, che inietterà nelle vene quella voglia di farcela che caratterizza da sempre l’impresa e gli  imprenditori Italiani. 

Un libro che attraverso la storia di 10 Geni di portata globale potrà essere la tua ricarica giornaliera. 

Un libro straordinario che sarà tra le mani di tutti gli imprenditori coraggiosi che hanno  voglia di sporcarsi le mani per il bene della propria azienda. 

Magari presto potrei proporti di rivolgerti alla mia agenzia per il tuo marketing. In fin dei conti non voglio passare per  quello che predica bene e razzola male 😉 

Puoi cominciare a seminare e ad innaffiare il tuo terreno. Presto potrai veder sbocciare  forte e rigogliosa la pianta più bella del tuo giardino. 

Sei pronto per affrontare la volata finale che potrebbe portarti a vincere il trofeo del primo classificato? 

Ti consiglio di conservare tutti questi strumenti che poco a poco, ti sto svelando.  Incomincia ad analizzare i tuoi dati e a reperirne altri più efficaci per il tuo business. 

Pensa a come raggiungere il tuo traguardo nel pieno delle tue forze. 

Devi dimostrare però di essere davvero pronto per affrontare un percorso in salita. 

Non voglio imprenditori deboli al mio fianco. 

Io sono convinto che tu non sia fra questi e quindi se dimostrerai di essere un VERO  Capitano Coraggioso puoi pensare di entrare a far parte del mio ristrettissimo gruppo di  imprenditori “eletti”.

Se vuoi iniziare a capire realmente se il tuo business può decollare, e per rimanere  sempre aggiornato sulle nostre attività, lascia i tuoi dati qui sotto. 

Ogni tanto, SENZA ESAGERARE, ti manderò qualche email con materiale interessante  per il tuo business.

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